Presidente, in cosa consiste questa unità?
“Nella condivisione dei nuovi obiettivi di mercato, innanzitutto. La ristorazione, in tutte le sue forme e formule, sta rapidamente cambiando pelle, come attestate ogni mese con i vostri articoli. Serve un sistema di distribuzione che non è più quello di pochi anni fa dove si andava dal ristoratore con un blocco di copia commissione, si raccoglievano gli ordini per la settimana e il camion consegnava. Oggi il nostro lavoro è fatto principalmente di servizio. Dal ristoratore ci si va con una competenza sui prodotti, con la conoscenza del suo menu, con la capacità di fornire soluzioni alla sua cucina e anche alla sua sala. E poter contare su un gruppo che ha circa 60.000 locali pubblici serviti in Italia significa una forza gestionale ben diversa da quella che può avere il singolo grossista. Non è un caso che abbiamo fatto, poche settimane fa, un corso profondamente innovativo sulle tecniche di vendita, in diverse parti d’Italia, a cui hanno partecipato oltre 500 agenti di vendita (praticamente tutta la forza vendita delle aziende associate) con risultati immediatamente visibili. Oppure che abbiamo realizzato la quarta edizione del Food Summit al Palacongressi di Rimini, con la partecipazione di oltre 80 aziende alimentari specializzate nel food service, tra le più importanti in Italia”.
Queste sono alcune delle iniziative fatte. Ne avete fatte altre che determinano una conoscenza del mercato del fuori casa?
“Cateringross è l’unico gruppo italiano che aderisce a ECD European Catering Distributors, il più grande consorzio europeo attivo nel food service, che mette in campo un fatturato aggregato globale di oltre 8,4 miliardi di euro, un parco di 4.000 mezzi di consegna, 430 magazzini sparsi in 13 nazioni europee, oltre alla volontà di fare sistema, di condividere scenari e strategie, apportando le esperienze individuali, per affrontare il mercato con le tempistiche adeguate o addirittura giocando d’anticipo. Nel 2018 abbiamo ospitato a Bologna l’incontro annuale che ci è servito per fare il punto su un mercato, quello europeo, di 500 milioni di persone dove il fuori casa è un trend in costante crescita. Far parte di ECD ci consente di valorizzare ulteriormente l’italianità alimentare, favorendo le aziende di produzione nei percorsi di internazionalizzazione, perché siamo convinti che fare rete sia il miglior modo per competere sui mercati globali. Poi abbiamo iniziato a partecipare alle fiere internazionali dove ci presentiamo alle aziende produttrici come gruppo, con una forza contrattuale ben diversa”.
Questo aspetto è molto interessante per affrontare, ad esempio, la ristorazione commerciale di catena, penso…
“Si tratta di una ristorazione che, anche in Italia, cresce ogni anno e che modificherà profondamente il modo di consumare fuori casa. Ma è un settore che dialoga con distributori forti, capaci di fornire loro un assortimento completo, fatto di grandi numeri. Questa è la sfida che, come gruppo, ci prepariamo ad affrontare per restare competitivi su un mercato in forte cambiamento. La parte relativa agli acquisti diretti è in costante crescita per Cateringross. Raccogliere il potenziale di ogni nostra singola azienda sui diversi prodotti, per poi fare acquisti diretti per loro significa un risparmio di diversi milioni di euro ogni anno e la costanza di un assortimento sempre disponibile. È una concezione diversa del nostro lavoro che abbiamo iniziato a sperimentare da pochi mesi, con notevoli e positivi risultati”.
State trasformando Cateringross in un soggetto che segnerà il mercato del fuori casa in modo aggressivo?
“No! La nostra intenzione è semplicemente quella di tirare fuori il meglio che un gruppo cooperativo ha insito nei suoi valori e nella sua missione. La presenza capillare sul territorio, che significa conoscenza profonda dei bisogni del ristoratore. La compattezza di un gruppo che vanta ben 35 anni i storia e che non è mai stato così coeso come in quest’ultimo periodo; prova ne sono le nuove richieste di ingresso che stiamo valutando con attenzione perché vogliamo che le aziende che aderiscono abbiamo la stessa visione di mercato. La forza collettiva che ci consente di avere una voce e una presenza forti nello scenario dei consumi fuori casa, inquadrando i singoli percorsi di sviluppo in un’ottica di sistema. Ci stiamo riuscendo bene e i dati di bilancio confermano la solidità del nostro gruppo. Un esempio su tutti: le nostre aziende, nel momento in cui inseriscono nelle note dei loro bilanci che fanno parte di Cateringross, trovano tutte un trattamento migliore da parte degli istituti di credito con cui lavorano”.
Con quale struttura operativa fate tutto questo?
“La ringrazio di questa domanda che mi consente di fare un plauso sincero a tutte le persone che lavorano a questi nuovi obiettivi. Il consiglio d’amministrazione che mi affianca e che, in questi due anni, ha condiviso con me i risultati positivi che abbiamo portato in assemblea: Andrea Marchi della Marchi spa di Romano d’Ezzelino (VI), Benhur Tondini di F.lli Tondini di Cavriana (MN), Alessandro Piazza di Madia spa di San Quirino (PN), Riccardo Zuccali di RZ Service di Cortefranca (BS). Le commissioni commerciali che, ogni settimana, si incontrano, a volte allargate ad altri soci sui singoli aspetti delle riunioni, che ragionano sulle modalità nuove di presenza sul mercato, anche internazionale. I buyer e, in generale, il personale di sede motivato da questi risultati. Infine anche voi di sala&cucina, che, con questo magazine (la cui proprietà è di Cateringross) avete accompagnato lo sviluppo del gruppo e che, ogni mese, ci fornite spunti su cui agire e che, tra le altre cose, curate anche la comunicazione e il marketing di alcuni soci e del gruppo. In pratica tutte queste persone hanno in comune un tratto distintivo: la trasparenza delle loro azioni e un profondo rispetto verso i soci del gruppo, condizione essenziale per crescere, perché l’aggregazione è una scelta indispensabile se si vuole restare sul mercato con dinamicità e competenza”.
Il bilancio di Edizioni Catering, editrice di sala&cucina
L’assemblea di Cateringross ha ratificato anche il bilancio della controllata Edizioni Catering. Un bilancio con segno positivo, e con molte attività svolte nell’arco dell’anno, raccontate dal presidente della società, Benhur Tondini. “Il magazine sala&cucina è arrivato ad una distribuzione complessiva, nel 2018, di circa 300.000 copie. Significa che almeno un milione di professionisti della ristorazione ne hanno letto le pagine. E il risultato più significativo è che non è l’house-organ di Cateringross, ma un magazine che ha saputo ritagliarsi uno spazio autonomo, oltre ad essere la prima rivista che, fin nel nome, si occupa di uno degli aspetti più importanti della ristorazione: il servizio di sala. Non è un caso, infatti, che siamo stati scelti come partner dall’associazione Le Soste per organizzare il primo e più importante forum di discussione sulle tematiche del servizio di sala: Oltre i gesti, che ha visto la presenza a Milano, il 17 dicembre scorso, di oltre 500 persone. Abbiamo poi svolto numerose altre iniziative, come il forum sulla Ristorazione d’hotel, nell’ambito di Hospitality Day, a Rimini; oppure la redazione di SiBreakfast, unica rivista dedicata alla prima colazione, e la Guida del Team Costa del Cilento, associazione di 100 cuochi del Cilento. Siamo un’azienda sana finanziariamente e, unica nel suo genere, a disposizione di un gruppo come Cateringross, che con la rivista raggiunge ogni mese 30.000 locali pubblici”.
Luigi Franchi