La tradizione trionfa e l’abbinamento coi fritti raccoglie sempre grande consenso. La famiglia è la tipologia di cliente più assidua delle pizzerie (75,8%), seguita da giovani (12,1%), turisti (7,1%), meeting (2,5%), altre (2,5%).
La regione più vivace è certamente la Campania, culla naturale della pizza, ma è seguita a stretto giro da Sicilia, Lazio, Lombardia e Puglia. Non mancano le sorprese in questa analisi; infatti nel rapporto pizzerie/abitanti troviamo al primo posto l’Abruzzo con un’attività ogni 267 residenti.
Sul fronte dei prezzi la situazione è abbastanza omogenea con tariffe dai 5 ai 10 euro per le pizze tonde da piatto, con solo un 4% sia al di sotto della soglia sia sopra.
La pizza gourmet resta distanziata al 12,1%, dato che dovrebbe far riflettere a fronte dello straordinario scenario mediatico intorno al fenomeno; la stessa considerazione potrebbe valere se analizziamo i numeri dei clienti che scelgono le pizze speciali (solo il 6,2%), perlopiù biologiche o senza glutine. Infine, la pizza con gusti fai-da-te si ferma al 2,9%.